martedì 2 dicembre 2008



L'assistenza al malato di Alzheimer

Il morbo di Alzheimer non stravolge solamente la vita del malato, bensì anche quella della sua famiglia. Quest'ultima, dovrà infatti prendere tempestivamente una serie di decisioni importanti, relativamente all'assistenza del proprio caro.
Per essere in grado di assistere al meglio il proprio familiare, é necessario innanzitutto imparare a gestire le proprie emozioni.
Lo shock della diagnosi può provocare emozioni diverse nei familiari del malato. Si può essere portati ad ignorare i propri sentimenti, al fine di concentrare la propria attenzione unicamente sul malato, spinti dall'idea di dover fare tutto il possibile per rendergli la vita meno complicata. In certi casi prevale un senso di colpa per i propri sentimenti, che non si é in grado di accettare. Il rischio che comporta tale atteggiamento interiore, é la possibilità di trasferire i propri sensi di colpa nell'assistenza. Un'altra reazione é quella di provare un senso di rabbia che, se non riconosciuto, rischia di esser scaricato sugli altri.

Purtroppo, non é semplice gestire le emozioni che nascono, osservando il proprio caro spegnersi giorno dopo giorno.
La mia reazione alla malattia del nonno é mutata nel corso del tempo. Inizialmente ho cercato di ignorare i miei sentimenti ritenendomi indegna di provare dolore per ciò che accadeva attorno a me. Pensavo infatti che mio nonno fosse l'unica vera vittima della malattia, l'unica persona della famiglia ad avere il diritto di esternare la propria sofferenza.
La verità é che non avevo capito nulla!
Con il trascorrere del tempo e confrontandomi con altre persone, i cui parenti sono affetti dalla sindrome di Alzheimer, mi sono resa conto che le emozioni da me provate sono perfettamente naturali e umane. Non sono più in grado di negare ciò che provo e non ho più intenzione di farlo; posso solamente farmi forza e trasformare il mio dolore in amore, un amore che mio nonno, sin dalla nascita, mi ha sempre trasmesso. Lui era accanto a me il giorno in cui ho aperto gli occhi per la prima volta; io gli sarò accanto quando il cielo deciderà che il suo cammino su questa terra é giunto al termine.

Acquisita la capacità di controllare le proprie emozioni, il familiare può concentrarsi sull'anziano con la serenità interiore di cui necessita, al fine di garantirgli un'adeguata assistenza.
Può rivelarsi opportuno, organizzare una riunione di famiglia, per discutere su come organizzare l'assistenza. Se l'anziano malato non si trova ad uno stadio troppo avanzato della demenza, é importante farlo partecipare alle decisioni che riguardano la sua persona.
Riunioni di questo tipo andrebbero tenute con una certa periodicità, all'insorgere della malattia e poi man mano che i bisogni del malato cambiano.

Nell'organizzare una riunione di famiglia, può essere utile seguire le seguenti linee-guida:
  • Tutti i membri della famiglia devono cercare di essere presenti, malgrado le difficoltà di alcuni, a spostarsi da una località all'altra;
  • E' bene che ciascun familiare si informi preventivamente in merito alla sindrome, in modo da aver un'idea chiara dei suoi sviluppi e dei conseguenti bisogni della persona che ne é affetta;
  • E' consigliabile prepararsi una breve lista dei punti principali da esaminare;
  • Durante la riunione, a ciascuno deve esser data la possibilità di esprimere le proprie opinioni, senza temere critiche o subire interruzioni frequenti. In questa situazione di stress intenso, può non risultare semplice discutere con ordine e pacatezza; una figura esterna - un medico, un sacerdote, uno psicologo - può rappresentare un valido aiuto in tal senso.

Alcune famiglie preferiscono individuare un'unica persona, la quale avrà la responsabilità dell'assistenza, mentre in altre si decide di suddividere tale compito. Di fatto, anche se una sola persona é stata designata a farsi carico del malato, gli altri familiari non sono esclusi da tale incombenza. Essi possono fornire un aiuto prezioso, occupandosi dei trasporti, tenendo compagnia al proprio caro, facendo la spesa...A tal proposito, può essere utile predisporre una tabella degli orari e dei compiti.
E' bene ricordare inoltre, che vicini di casa e amici, possono avere un ruolo importante nell'assistenza al malato. Essi possono incaricarsi di fare i lavori domestici o di accudire l'anziano mentre il familiare si assenta per alcuni minuti.



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